In un ambiente digitale in cui la maggior parte dei dati viene immagazzinata, non vi è alcun reale incentivo a condividerli.
Da qui parte il patto d’acciaio fra Intelligenza artificiale e blockchain, facendo uso del GDPR con intelligenza.
In questo scenario Intelligenza artificiale e blockchain possono essere viste in opposizione, ma la loro combinazione può reinventare il modo di scambiare informazioni.
Sulla base di modelli basati sull’Intelligenza artificiale, abbinati ad altre informazioni di verifica crittografate come i dati biometrici e di transazione, questi algoritmi possono continuamente imparare e adattarsi al comportamento di un utente, rafforzando così lo scudo di cybersicurezza.
[…]Per leggere l’intero articolo, clicca qui »
–Fonte 01Net