Intervista a Stefano Orsi, responsabile Dronezine, che partecipa a Technology Hub e ci spiega come l’utilizzo dei droni sia sempre più importante in materia di business.
– Perche i droni sono utili al business?
“Perché permettono di alzare il punto di vista, ispezionando e misurando cose che sarebbero difficili, costose o pericolose da raggiungere da terra.
Così in agricoltura diventano un componente essenziale dell’agricoltura di precisione, migliorando i raccolti e consentendo di usare meno acqua, fertilizzanti e fitofarmaci; in edilizia permettono di monitorare e documentare l’avanzamento dei lavori, le tecniche di aerofotogrammetria sono preziose non solo nel controllo e mappatura del territorio ma anche per misurare i volumi di materiali residui o estratti in cave e discariche, possono facilmente valutare e prestazioni delle centrali solari, lo stato di tetti e coperture. I droni diventano preziosi per valutare le dispersioni elettriche negli elettrodotti o le perdite in acquedotti, gasdotti oleodotti.Per l‘ingegneria civile, grazie alla possibilità di andare oltre il visibile con sonde laser o multispettrali, possono in poco tempo e facilmente verificare lo stato di salute di dighe, ponti e viadotti. O semplicemente verificare lo stato delle torri GSM e ripetitori satellitari senza dover fare arrampicare un operaio fino in cima, o valutare per ragioni assicurative i danni su territori estesi, come campi agricoli o parchi industriali.
Poi c’è tutto un mondo di piccole applicazioni, non meno importanti: per gli amministratori di condominio che possono verificare tetti, grondaie ma anche semplicemente le facciate o i balconi, il pattugliamento perimetrale delle proprietà per scoraggiare gli intrusi, l’analisi delle dinamiche degli incidenti stradali per determinare le responsabilità oggettive e tanto altro ancora. Nelle piccole applicazioni, il solo limite è la fantasia.”
– Quali sono i settori in cui avranno maggiori applicazioni?
A livello globale, l’agricoltura è candidata a diventare il mercato più interessante, seguita a breve distanza dall’edilizia.
E si aprono nicchie inedite, come la modellazione tridimensionale delle proprietà immobiliari in vendita, che aiutano gli agenti immobiliari a presentare al cliente finale le case, i terreni e le attività industriali nel loro portafoglio.
In un territorio come quello italiano, dove i rischi geologico, idrico, sismico e vulcanico sono altissimi, la protezione civile è sicuramente una delle attività dove i droni stanno dimostrando tutta la loro utilità, come abbiamo visto nei drammatici giorni dopo il sisma in Italia centrale, dove i droni hanno affiancato soccorritori e vigili del fuoto stimando i danni statici delle strutture prima di fare entrare le squadre a piedi, a tutto vantaggio della sicurezza degli operatori. E in seguito si sono dimostrati fondamentali per le indagini della magistratura, dando un fondamentale contributo all’analisi peritale delle strutture crollate non solo a causa del terremoto ma anche per vizi di fabbricazione.
– Raccontaci qualche case history interessante nel mondo B2B
Storicamente, la prima grande applicazione dei droni l’abbiamo vista in occasione dei cantieri di Expo a Milano, dove i droni hanno monitorato continuamente l’avanzamento dei lavori e i dati raccolti sono stati presentati anche al pubblico attraverso affascinanti modelli tridimensionali, così che tutti potessero in qualche modo partecipare allo sforzo di completare il sito prima dell’apertura dei cancelli. Oggi abbiamo RFI che ha aperto un bando per monitorare con i droni i binari e le infrastrutture ferroviarie, un grande aiuto per una rete ferrovoaria che – come abbiamo visto drammaticamente nei giorni scorsi – ha bisogno di manutenzione continua e interventi tempestivi per la sicurezza, oltre che per il confort, di tutti.
– intervista rilasciata da Stefano Orsi, Dronzine